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domenica 11 agosto 2013

Nero - Intervista




1) Innanzitutto ti ringraziamo per la tua disponibilità e per l’intervista; descrivi chi è Nero e com’è nato il suo processo musicale.

Vorrei cominciare prima di tutto ringraziandovi per avermi concesso un po’ del vostro spazio, complimentandomi con voi per il bel progetto che avete creato e che state portando avanti, vi fa onore il fatto che dedichiate il vostro tempo agli artisti, ho letto alcune interviste e recensioni molto ben articolate, e penso che per qualunque artista sia bello ed utile avere un filo diretto con il pubblico.
Nero è innanzitutto Francesco, un ragazzo di 26 anni che, un po’ come tutti, lotta quotidianamente con sé stesso per tirare avanti in una realtà non sempre (quasi mai) favorevole alle esigenze dei giovani.
Il mio processo musicale inizia proprio da qui, dal desiderio di liberare per quanto possibile i miei pensieri, riversare le mie inquietudini sul beat e dargli una forma concreta, per giungere nella maniera più diretta possibile al resto dei giovani e delle persone che vivono realtà e provano emozioni simili alle mie.




2) Sei uno dei migliori beatmaker in italia, ma sei anche un mc: in quale delle due definizioni ti rispecchi di più?

Oddio, grazie per la stima! Ce ne sono tanti di BeatMaker davvero potenti in giro, anche fuori dai vari circuiti. Purtroppo, si sa, è una figura quasi sempre in ombra, per quanto giochi un ruolo fondamentale nel complesso musicale, e quindi per un beatmaker è ancora più difficile riuscire ad emergere dalle varie realtà più o meno isolate. Come ho detto prima lo stimolo alla scrittura è un processo che ha preso vita quasi automaticamente in me, ma solo dopo aver sviluppato un’attitudine alla musica ed al ritmo. Ho un ottimo rapporto sia con il produrre che con lo scrivere, entrambi sono valvole di sfogo per me, ma se dovessi scegliere una delle due cose, credo che sceglierei di fare beats. L’impatto che ha su di me l’intero percorso, in tutte le sue fasi, dall’ascolto, la selezione dei sample, all’accoppiamento, la costruzione, lo sviluppo di un groove, è viscerale.. Poi, a dirla tutta, non mi reputo un vero e proprio emcee. Il vero emcee è anche uno che improvvisa che sa fare freestyle, ed io non lo faccio, non ho mai coltivato quest’arte, ahimè! Sarà per la realtà che ho vissuto da piccolo a Potenza, in cui non è molto radicata la cultura del freestyle, sarà che non mi ci sono mai messo veramente, ma è una cosa che a livello artistico mi manca.




3) Sei “famoso” soprattutto in America dopo aver vinto il contest per i Jedi Mind Tricks. Infatti hai prodotto due tracce nell’album “Violence begets violence” e una traccia per l’album degli Outerspace “My brothers keeper”. Pensi di aver raggiunto un traguardo producendo per questi gruppi?

No. Penso semplicemente di essermi tolto una bella soddisfazione. Come collettivo sono tra i miei gruppi preferiti in assoluto, quindi avere a che fare con loro non può che essere un grande stimolo a migliorarmi costantemente, continuando a fare quello che so fare meglio. Per certi versi è anche più difficile.. Gli artisti (tutti) più sono conosciuti, più sono estrosi ed esigenti, e più vanno avanti, più è difficile seguirli, e a grande distanza a volte è davvero dura.




4) Passando alla scena italiana, ultimamente sei entrato nel progetto dei Madsoul Legacy. Come sei entrato in contatto col gruppo e in che rapporti siete?

Sono entrato in contatto un po’ di tempo fa con Jangy Leeon, abbiamo fatto un pezzo e siamo subito entrati in sintonia. Abbiamo avuto il piacere di incontrarci di persona, passare qualche serata assieme, ho avuto modo di conoscere anche tutto il resto del team, e in quei giorni abbiamo girato il video di un altro pezzo “What’s the word” uscito sul 20100 Sampler. Mi sono accorto fin da subito che il piacere di condividere quanto ci accomuna è reciproco. Il meglio deve ancora venire..




5) C’è qualche artista che ti ha ispirato come producer, sia americano che italiano? Se sì, puoi farci un nome?

Gli americani sono veramente tanti!! 9th Wonder, Lord finesse, Pete Rock, Alchemist, 7L, Dj Premier, Stoupe.. Noo sono troppi!! Italiani? Fritz, Neffa, Turi moltissimo, Shocca, Squarta..




6) Per quanto riguarda gli mc italiani, c’è qualcuno con cui vorresti collaborare? Se sì, chi?

Le collaborazioni sono sempre molto delicate, a tutti i livelli credo. La cosa più bella è quando vengono da sé, per attitudine, sinergia, feeling.. Credo sia fondamentale la componente umana quando si lavora insieme. Trasmettersi sensazioni e vibrazioni positive rende il lavoro artistico molto più naturale, coinvolgente, più vero se vogliamo. Però non ti nascondo che da beat maker ho il sogno nel cassetto di produrre un lavoro con sopra tutti gli emcee che da ragazzino mi hanno un po’ aperto gli occhi e che tutt’ora sono all’attivo. Gente come Turi, Kaos, i Colle, Primo Brown, Esa, Polo e Sha1, Kiave, Il Turco, Bassi e tanti altri che mi hanno veramente lasciato il segno.




7) Leggendo sulla tua pagina sappiamo che uscirà un tuo album: puoi anticiparci qualcosa su tale album e in generale su tutti i tuoi progetti futuri?

Si, a breve uscirà (non so ancora sotto quale forma) il mio ultimo lavoro che si chiamerà “Segni del tempo”. 26 Tracce, diverse collaborazioni nazionali, e un paio internazionali. Ci saranno le mie amicizie più strette di sempre (Shi-nu, Kebo, Nesh & Crol, Sano, Dj Devasto, Enigma dei Nocivielementi) e qualche conoscenza fatta più di recente tipo Oyoshe, i ragazzi della Mad Soul, Sandro Su, Patto MC, Mastro, Leo & Ivan, Valentino Bianconi.. Ci sarà un pezzo con Blaq Poet e uno (già fuori) con Block McCloud. Spero vi piacerà, ci ho messo quanta più spontaneità e direttività possibile, oltre ovviamente al meglio che sono in grado di offrire a livello tecnico e pratico (anche per quanto riguarda la cura del suono finale). Inutile dire che ci ho messo la mia vita, le mie storie, vale a dire che saprete sicuramente qualcosa in più su di me dopo aver ascoltato i vari pezzi. In futuro mi auguro di continuare a produrre e collaborare con chiunque, come me, la musica ce l’ha dentro ed ha la necessità esprimersi in maniera sana e costruttiva.




8) Concludiamo con un tuo saluto ai fans e alla pagina!

Grazie davvero per questo spazio, mi è piaciuta molto l’intervista. Un saluto a tutti gli amanti del sano Hip Hop e ai ragazzi di HIPHOPMN. Peace, unity, love and having fun!








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