Menu

sabato 10 maggio 2014

En?gma – Foga (Recensione)




TRACKLIST:
01. Foga (intro) – prod. Vox P
02. Il Rumore dell’Umore – prod. Ergobeat
03. Rabbia Random feat. Fratelli Quintale – prod. Bassi Maestro
04. May Day – prod. Salmo
05. Pleiadi feat. Anagogia – prod. Kiquè Velasquez
06. Flussi d’Incoscienza feat. Dj 2P – prod. Strage
07. Ode feat. Jack the Smoker & Gabriele Deriu – prod. Ros
08. Jumperz feat. Nitro & El Raton – prod. Prestige
09. Radio Riot feat. Tké – prod. Ergobeat
10. Straordinario Gentleman feat. Nerone & Dj Slait – prod. Dimoz
11. Mesopotamia – prod. Ergobeat
12. Giù-da Me feat. Dj Slait & Dj Breeda – prod. Bosca
13. John Nash feat. Manuela Manca – prod. The Ceasars



Attese… attese… alle volte rovinano un’esperienza, alle volte diventano estenuanti, alle volte si protraggono al punto da rendere inevitabile il fallimento di ciò che, per l’appunto, si sta attendendo, altre volte no…

La prima recensione che io abbia mai scritto fu quella di “Rebus EP” e se doveste ricordare ciò che venne messo in risalto fu che le qualità di un mc come En?gma fossero oramai fuori dubbio ma si doveva ancora aspettare una prestazione seria e corposa per confermare tale impressione, dopo mixtape in crew, collaborazioni ed EP si attendeva un album ufficiale, l’attesa si è sentita ed è decisamente pesata (almeno per me…)  ma poi è finalmente terminata: “Foga” è arrivato, è tempo di tirare le somme.

Il concept è sempre il medesimo: da Allen Iverson ad Indro Montanelli passando per Francisco Franco e Carl Gustav Jung mente si cammina tra le Pleiadi, si butta un occhio alla storia dell’umanità e si analizza la complicatissima sfera della psiche umana, il tutto condito da una lucidità lessicale che rende piacevolissime all’ascolto le liriche dell’artista olbiese.
En?gma è sempre stato questo: cercare di ravvisare novità o anomalie in tutto il complesso musicale sarebbe terribilmente ingenuo, l’ unica peculiarità rispetto ai prodotti passati è la presenza di due artisti come Gabriele Deriu (con cui comunque ci è già stata una collaborazione) e Manuela Manca che si rivelano excursus decisamente azzeccati perché in grado di spezzare un clima che altrimenti sarebbe potuto diventare solo “rappuso” e monotematico.

Le tracce che ci vengono presentate sono 13, difficilmente ce ne sarebbero potute essere in maggior quantità, al contrario invece era auspicabile un numero minore di featuring per consentire al membro del Machete Crew di mettersi maggiormente in evidenza, tuttavia anche tale tracklist consente di godere appieno del talento sardo senza metterlo mai in secondo piano, anche perché comunque, per i motivi di cui sopra, si è abituati a vedere En?gma in featuring.

Le tematiche risultano non eccessivamente variegate ma comunque “Foga” vanta tra i suoi pregi quello di saper coniugare canzoni più impegnate ad altre ascoltabili a cuor leggero senza concentrarsi troppo, pregio che spesso molti dischi, anche di considerevole caratura, non hanno.
La più o meno diretta conseguenza di tale caratteristica è che l’album scorre per i suoi 41 minuti in modo pulitissimo e si presta a tantissimi ulteriori ascolti che porteranno a scorgere nuovi aspetti racchiusi tra i versi di ogni pezzo; nonostante ciò comunque la seconda parte del disco si rivela leggermente più anonima ed un po’ più pesante, ma si parla di un problema relativo e che, comunque, non inficia troppo con l’ascolto del disco stesso.

Ritornando a parlare dei featuring si può dire che comunque erano quasi tutti prevedibili e quasi tutti sono composti da coppie (o gruppi) già visti in altre tracce e che si rivelano alcuni più vincenti di altri: di sicuro ispiratissimi El Raton, Nitro, Anagogia, Jack the smoker ed i due cantanti su citati provenienti da altri ambiti musicali mentre più appannati i Fratelli Quintale e Tkè, apprezzabilissimi gli scratch di DJ Breeda e DJ Slait.

Per quanto riguarda le strumentali… mi sono stancato di dire sempre le stesse cose: a prescindere da En?gma… ripeto: a prescindere da En?gma, inizio a pensare che in Italia il livello di beatmaking sia un gradino più in alto rispetto a quello di mcing, parere opinabile ma secondo il mio modesto parere fondato.

Scelsi questo nome perché perso tra i forse” già… ora, finalmente, i “forse” sono diminuiti e le certezze su questo artista, stanno aumentando sempre di più. Chapeau.

Voto: 8/10
Michele Garribba.







Nessun commento:

Posta un commento